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    Alla scoperta del Patchwork - I Parte

    Alla scoperta del Patchwork - I Parte

    Alla scoperta del patchwork – I Parte

    Bentornati a tutti cari amici innamorati del cucito 😊.

    Oggi inizia il primo di una serie di articoli dedicati ad una delle nostre principali passioni: il patchwork, o più propriamente il quilting.

    Il patchwork o quilting, è una tecnica di cucito e creatività antica e affascinante, che non smette mai di stupire per le infinite possibilità di utilizzo e di espressione artistica che regala.

    Il patchwork permette di utilizzare tutta la nostra creatività e abilità manuale non solo nel cucito, ma anche nel ricamo e nel trapunto, per ottenere lavori magnifici e soprattutto unici.

    Patchwork o Quilting?

    Quilting è la risposta corretta.

    Il termine "Quilt" deriva dal latino ‘culcita’, che significa pagliericcio o sacco imbottito.

    Il quilt, infatti, è costituto sempre da tre strati (quilt sandwich):

    • la parte superiore o ‘top’ che può essere un pezzo unico di tessuto oppure un’unione di più pezzi realizzata con la tecnica del patchwork;
    • l’imbottitura o ‘batting’ che può essere più o meno spessa a seconda del tipo di materiale utilizzato (polyestere, lana, bamboo, cotone);
    • infine il tessuto per il retro o ‘back’, solitamente unico o formato da due pezzi dello stesso tessuto uniti.

    Patchwork, che tradotto letteralmente significa “lavoro con le pezze” è il termine che indica solo la parte superiore (top) della trapunta o ‘quilt’.

    Il ‘Top’, è il risultato dell’unione di pezzi di tessuto cuciti insieme o applicati su un tessuto base (applique) seguendo uno schema geometrico, un motivo decorativo o … in modo del tutto casuale (crazy patchwork).

    Vedremo insieme tutte queste tecniche nel corso degli articoli successivi.

    I tre strati sono tenuti insieme da un accurato lavoro di trapuntatura (quilting), che può essere effettuata a mano o a macchina.

    Infine, il quilt così’ ottenuto, viene chiuso e rifinito applicando un bordo esterno solitamente fatto con lo sbieco (binding).

    Per concludere, oggi la parola Quilt è giunta ad avere 2 significati:

    • il  sostantitvo ‘quilt’ indica la coperta o il manufatto realizzato con la tecnica del patchwork, imbottito e trapuntato;
    • il verbo ‘to quilt’ indica l’azione di trapuntare la coperta.

    da qui il termine Quilting per identificare l’arte che unisce il patchwork ed il trapunto per realizzare splendidi manufatti in tessuto.

    Dalla necessità all’arte – la nascita del patchwork

    Diversamente da quanto comunemente si pensa, la tecnica del patchwork intesa come unione di strati di tessuti diversi poi trapuntati, non nasce in America.

    I primi ‘quilt’ di cui sia ha notizia nascono in Africa e Asia dalla necessità di ottenere indumenti caldi e spessi per proteggersi dal freddo.

    Nel Medio Evo la tecnica del patchwork viene utilizzata praticamente in tutta Europa.

    I crociati, per proteggersi dal peso dell’armatura di ferro, indossavano un indumento formato da vari strati di tessuto cuciti insieme e trapuntati.

    In Spagna il patchwork era utilizzato per gli abiti e i paramenti sacri. In Italia si usava per arricchire abiti, finimenti e bardature di cavalli e per impreziosire tessuti e arredi.

    In Inghilterra le dame utilizzavano la tecnica del patchwork per creare calde e preziose sottogonne in seta e raso splendidamente ricamate, imbottite in lana e finemente trapuntate.

    Una delle tecniche di trapunto più affascinanti ancora oggi utilizzata, è la tecnica Boro Sashiko o comunemente chiamata Sashiko, nata nel 1600 in Giappone. Consisteva, come il patchwork, nell’unione di pezzi di tessuto ancora utilizzabili, per dar vita a nuovi kimono chiamati Boro Boro che venivano poi trapuntati con motivi geometrici ottenuti con piccolissimi punti ed infinita pazienza!

    Boro Sashiko patchwork and quilting

     nella foto un kimono boro boro realizzato con la tecnica sashico

    Dalla necessità all'identità - La storia del patchwork in America

    Ma è quando i primi coloni arrivano in America che il patchwork trova una nuova vita ed una nuova applicazione.

    I primi pellegrini non avevano a disposizione molti tessuti in quanto nel nuovo mondo non c’erano ancora produttori di stoffe. Tutto il tessuto veniva importato con tempi e costi decisamente elevati.

    Ogni piccolo pezzo di stoffa utilizzabile aveva quindi un grande valore!

    Pensate che in assenza di imbottiture, l'interno delle coperte veniva fatto addirittura usando foglie secche. Era il minuzioso lavoro di fitto trapunto che poi le teneva unite.

    Il patchwork era una quotidiana necessità. 

    Ma le donne americane iniziarono a fare questo lavoro di recupero aggiungendo le due componenti fondamentali del patchwork 'moderno':

    • uno schema estetico preciso nel creare nuovi pezzi dall’unione dei pezzi riciclati. Ogni ‘blocco’ ottenuto aveva un disegno con un significato preciso, che richiamava i valori fondamentali di famiglia, comunità, amicizia.
    • l’usanza di lavorare in gruppo. In questo modo non solo si divideva la fatica, ma ci si divertiva condividendo le esperienze ed unendo la fantasia e l’abilità di tutte le donne della comunità.

    Nel prossimo articolo approfondiremo questo argomento: il patchwork ed il quilting in America dalle origini sino ai nostri giorni…

    Il quilting come arte e con un significato più profondo del realizzare coperte. Vogliamo farvi scoprire  il patchwork che ci appassiona e che ci ha fatto innamorare!

    Come sempre, condividete i vostri commenti e le vostre opinioni con noi e fateci sapere cosa vi piacerebbe trovare qui sul blog di Mercerie For You.

    Arrivederci alla seconda parte e nel mentre…buon cucito a tutti!

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